MACIROSSA
Museo a crescita illimitata
Architetti: Davide Macullo Architects
L’esperienza Rossa si rivolge con una serie di progetti alla popolazione e al pubblico ospite della valle. MACIROSSA sta per museo a crescita illimitata, concetto espresso da Le Corbusier nella sua visione non realizzata del 1939. Rossa ospita una visione di riscatto in termini di qualità di vita in senso lato e coesione attraverso la cura del territorio. Questa attenzione avviene grazie all’impegno delle persone ed enti locali uniti nel realizzare quelle che noi chiamiamo infrastrutture di base. Il progetto è composto da una serie di interventi pubblici atti a rivalorizzare e riscoprire il territorio, affinché vengano gettate le fondamenta per motivare i residenti in particolare ad operarsi quali individui per sostenere un’economia sostenibile che va ad influenzare il destino della regione.
Il nuovo museo si caratterizza per essere una struttura a crescita illimitata, quindi destinata a crescere con l’aumento delle opere a disposizione. È visitabile 24 ore al giorno perché è costituito da una serie di padiglioni-vetrine posti in un nuovo parco usufruibili dall’esterno. Questo concetto rafforza la visione generale del progetto Rossa quale luogo di convivenza di arte, natura e uomo, permettendo una visita libera e godere della ricerca artistica immersi nel verde straordinario della valle Calanca. Parte del progetto più ampio, pensato su misura per il contesto, il nuovo museo colma l’offerta culturale che prevede tra le altre: delle manifestazioni culturali mirate, l’integrazione di arte e architettura nella costruzione dello spazio urbano, studio d’artisti, biblioteca d’arte, ostello della gioventù, spazi sensoriali nel bosco, rivalorizzazione monumenti storici, nuove costruzioni private attraverso interventi contemporanei, sala espositiva e congressuale, ecc. .
Il progetto Rossa nel suo insieme fa leva su una pianificazione mirata e parsimoniosa, nel rispetto dell’attitudine montana sviluppata nella storia, riducendo al minimo l’impegno economico ma sfruttando al massimo l’impatto delle idee. Il nuovo museo è una sintesi di collezioni d’arte mitteleuropee incentrate sulla produzione della ricerca artistica del ‘900. Periodo estremamente ricco e fruttuoso, per l’investigazione sulla relazione uomo-società, il ‘900 pone le basi culturali della nostra contemporaneità e questa vetrina immersa nella natura, quale completamento al progetto Rossa, ci invita a riflettere su una serie di interrogativi relativi alla nostra esistenza, la nostra storia e il nostro futuro. Il nuovo museo è il satellite di collezioni e istituzioni che al loro interno si preoccupano del preservare opere d’arte. Il senso di questa iniziativa, oltre al promovimento culturale, la cura del territorio e dell’uomo, del valore sociale ed economico aggiunti per la regione, è di rappresentare la realtà del collezionismo svizzero, in primo luogo, riunendo e svelando in un unico luogo e momento la ricchezza di una ricerca diffusa sul territorio svizzero.
I padiglioni sono visitabili senza entrarvi e rispondono ad un’idea di fruizione indiscriminata dell’arte come per il resto degli interventi nel progetto Rossa. Sono dei contenitori di legno isolati e climatizzati con il minimo dispendio di energia (solare), chiusi e messi in sicurezza. La valle stessa che offre una sola via di entrata e uscita ne determina un ampio grado di sicurezza aggiuntivo. Disegnati per un’incidenza regolata della luce naturale al fine di non compromettere lo stato conservativo delle opere, i contenitori si offrono al pubblico con ampi portici protetti dalle intemperie. L’illuminazione si attiva con sensori di movimento.
La semplicità del pensiero di questa nuova struttura, la rende unica nel suo genere.
Testo di Davide Macullo